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Progetti e dossier

Sistema costruttivo tradizionale per gallerie

La FR nel ruolo di pioniera

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Efficiente e sostenibile

La durata di vita viene notevolmente aumentata

Nei prossimi decenni, oltre la metà delle 116 gallerie sulla rete della FR dovrà essere rinnovata per motivi di età. A tal fine, la Ferrovia retica ha sviluppato una nuova procedura di riparazione standardizzata: il «Sistema costruttivo tradizionale per gallerie». Questa procedura garantisce procedure chiare, costi inferiori e consente il rinnovo durante l’esercizio ferroviario. Inoltre aumenta la sicurezza e prolunga la durata di vita delle gallerie dagli attuali 30-50 anni a 70-100 anni.

Con il nuovo metodo di costruzione, le pareti delle gallerie saranno completamente sostituite e non più «solo» ripristinate. A tal fine, si procede all’abbassamento dei binari, all’aumento della sezione trasversale della galleria, alla realizzazione di un nuovo drenaggio, all’impiego di elementi prefabbricati in calcestruzzo come pareti e alla realizzazione di nuovi portali. Il rinnovamento delle gallerie può quindi avvenire senza interrompere l’attività.

La foto mostra una vecchia (gialla) e una nuova (rossa) sezione della galleria con binario fisso e un elettrotreno Capricorn.

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Attuazione di successo

Rinnovo della galleria Glatscheras 2014 - 2017

La «struttura standard della galleria» è stata impiegata per la prima volta per la ristrutturazione della galleria Glatscheras, vecchia di 108 anni e lunga 334 metri, ai piedi di Bergün. Per il rinnovo della galleria, il binario è stato abbassato di 52 centimetri. Successivamente, si è proceduto all’aumento della sezione della galleria mediante scavi con esplosivi e alla posa degli elementi prefabbricati in calcestruzzo a partire dai vagoni merci.

Con questo progetto, la FR ha assunto un ruolo pionieristico, suscitando l’interesse di altre imprese ferroviarie. Con lo stesso metodo di costruzione sono state successivamente rinnovate altre gallerie, come la galleria Sasslatsch (Susch – Lavin) e la galleria Mistail (Solis – Tiefencastel).

La foto mostra il posizionamento di elementi in calcestruzzo nella galleria Glatscheras mediante un apparecchio appositamente sviluppato allo scopo.

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Ulteriori sviluppi

Per la prima volta una carreggiata fissa

La galleria del Bergünerstein è stata la prima a ricevere una carreggiata fissa: i binari non sono più stati montati su traversine e posati nella ghiaia, ma è stata utilizzata una struttura in lastra di calcestruzzo con punti di sostegno preassemblati per il fissaggio dei binari.

La FR ha ulteriormente sviluppato questa variante in collaborazione con progettisti specializzati per la galleria Toua (Muot – Preda) e la galleria Brail II (Cinuos-chel-Brail – Carolina) e l’ha standardizzata in modo tale che il rinnovo dei binari possa avvenire in pochi giorni di blocco totale. Oltre ad aumentare la produttività, questa procedura evita anche di dover allestire un tratto di rallentamento durante il transito attraverso il cantiere e pertanto di compromettere la stabilità dell’orario.

Per i tratti con una pendenza superiore al 50 per mille si è dovuto rinunciare all’impiego di elementi prefabbricati per garantire un adeguato approvvigionamento del cantiere. Le gallerie interessate vengono dotate in modo classico di uno strato interno in calcestruzzo proiettato. Questo metodo di costruzione è stato applicato per la prima volta alla galleria Val Varuna I (Cavaglia – Cadera) sulla linea del Bernina.

Prospettiva...

La Ferrovia retica adeguerà costantemente e in funzione delle esigenze il «Sistema costruttivo tradizionale per gallerie» ai materiali e ai metodi di costruzione attuali. Le esperienze acquisite con i progetti pilota e la flessibilità consentiranno in futuro di operare contemporaneamente su più oggetti sulla linea dell’Albula, dell’Engadina, di Arosa e del Bernina.