Bernina Glaciers - Diavolezza
Il fascino dei ghiacciai
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La linea del Bernina tra St. Moritz e Tirano collega il Nord e il Sud Europa, superando monti, laghi e ghiacciai fino alle palme della Valtellina. La celebre tratta panoramica fa parte del Patrimonio mondiale UNESCO della FR - un paesaggio davvero unico.
Dalla mondana St. Moritz, la linea del Bernina sale fino al tetto della FR, l'Ospizio Bernina, a 2253 m s.l.m. ll treno si muove agevolmente superando pendenze fino al 70 per mille. La vista sul ghiacciaio del Morteratsch e sulla celebre curva di Montebello dimostrano che i pionieri della ferrovia pensarono anche ai turisti durante la progettazione della linea. Il treno prosegue lungo il Lago Bianco e il Laj Neir fino all'Alp Grüm, l'unico ristorante raggiungibile solo in treno.
Con movimenti a zig zag, si ridiscende poi a valle verso la Valposchiavo. Qui potrete visitate il pittoresco paese di Poschiavo, con il suo «quartiere spagnolo» dai sontuosi palazzi e l'incantevole centro storico. Segue poi un giro su uno dei più noti monumenti dell'epoca dei pionieri: il viadotto circolare di Brusio. E a Tirano sarete accolti dalle palme e dal fascino meridionale.
Da non perdere: gli ottimi pizzoccheri presso l'Alp Grüm – l'unico ristorante raggiungibile solo in treno
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Lungo la linea del Bernina si trovano numerose attrazioni che meritano decisamente una tappa a terra per visitarle.
La tratta Albula/Bernina costituisce un vero capolavoro per la sua struttura architettonica e il suo tracciato. Paesaggio e ferrovia si fondono in ampi raggi, raffinate strutture artificiali attraverso le erte valli. Testimoni dell'epoca dei pionieri della ferrovia sono il viadotto Landwasser, le gallerie elicoidali tra Bergün e Preda e il viadotto circolare di Brusio.
Eleganza, stile e classe: St. Moritz non è una semplice località turistica. Nel 1864 essa fu la culla delle vacanze invernali in montagna. Ristoranti esclusivi e hotel di calibro internazionale accolgono ospiti da tutto il mondo.
Il punto più alto della Ferrovia retica si trova a 2 253 metri s.l.m. Lo spartiacque tra il Lago Bianco e il Lej Nair costituisce anche il confine linguistico tra la romantica Engadina e la Valposchiavo italiana. Il bistro Albergo presso la stazione è stato rinnovato nel 2013 e offre gustosi stuzzichini.
Durante l'era glaciale circa 11 000 anni fa il ghiacciaio del Palü ha formato una conca glaciale. Le marmitte dei giganti di Cavaglia sono profonde dieci metri e larghe cinque. Il ghiaccio ha lasciato un paesaggio affascinante con sculture naturali. Oggigiorno ci si arriva direttamente con la ferrovia. Gli esperti vi accompagnano e vi spiegano tutti i dettagli.
Tre torri sovrastano il pittoresco centro storico di Poschiavo: la torre romanica della chiesa cattolica, la torre barocca della chiesa riformata e la torre medievale del municipio. Nei ristoranti tradizionali potrete gustare gli squisiti pizzoccheri accompagnati da un bicchiere di Veltliner: alla salute!
Il piccolo paese di Le Prese è situato in riva al magico Lago di Poschiavo, la sua acqua verde-turchese e le sue pittoresche baie sono un vero spettacolo per gli occhi. Il lago, arginato da una frana preistorica, è meta gradita per piacevoli e comode passeggiate. Il percorso, lungo circa 7 km, pianeggiante e privo di ostacoli, è accessibile a piedi.
Arrivate alla frontiera: la cittadina italiana di Tirano è città doganale e simultaneamente punto meridionale di partenza della linea del Bernina. Il Santuario della Madonna di Tirano imprime il suo carattere al romantico centro storico. Palazzi e gelati invitano a gustare l'italianità.
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